MASTER (MISTRESS se trattasi di soggetto femminile)e SLAVE...letteralmente e rispettivamente "padrone" e "schiavo"...anche se nessuno possiede nessuno...
Possiamo piuttosto parlare di un rapporto di dipendenza mentale e di reciproca necessità, intensisimo e limitato nel tempo, dato che, proprio per l'intensità di emozioni che crea, se fosse protratto per un lungo periodo con la stessa intensità, ucciderebbe (o comunque creerebbe cospicui problemi psicologici)...
Per chi non è mai entrato in questa dimensione, il primo ed unico pensiero è "il master comanda e lo slave esegue"...niente di più errato...non si tratta di una sorta di contratto di prestazione d'opera. Come ho detto prima è un rapporto di dipendenza...per entrambi: lo slave non ha più bisogno del master di quanto il master abbia bisogno dello slave.
E'un contatto...un legame...in cui non esiste più la personalità dell'uno o dell'altro: quando si crea quella situazione, i due individui (o più, dato che un master può gestire più slave; ma uno slave non può servire più masters) si trasformano, si svestono del loro carattere usuale ed indossano i panni dei ruoli che hanno scelto di gestire in comune.
Non vi è coercizione: un master non costringe uno slave ad essere tale, ma "riceve" la sua dedizione spontanea, con la quale è autorizzato dallo slave ad agire secondo il proprio volere e le proprie inclinazioni.
Lo slave, dal canto suo, è conscio che non potrà rifiutare una richiesta del master, se non meritando una punizione o, nel caso più grave, vedendo la cessazione di quel tipo di rapporto.
Chi può essere master?...non tutti: un master solitamente ha un carattere forte, una fantasia particolarmente sviluppata, una notevole autostima ed è privo di sentimenti pietistici ed in più deve saper riconoscere i bisogni dello slave, quindi possiede una spiccata capacità di osservazione, sonda i dettagli della personalità altrui e riesce a captare i punti cardine.
Chi può essere slave?...non tutti: uno slave ha un carattere che lo porta a necessitare di una figura di riferimento, che preferisce non agire di testa sua senza un minimo di confronto, che non ha una fantasia particolarmente sviluppata e che preferisce non assumere mai il compito della gestione di una situazione...ama agire in sicurezza, per cui delega questo potere al master; in cambio di tale sicurezza gli dà la sua devozione.
Da quanto detto, non è affatto vero che essere master sia più facile...Un master deve saper mantenere quel legame, deve saper mantenere quella dipendenza, deve saper soddisfare i bisogni dello slave; se si limiterà a trattarlo solo come una marionetta nelle sue mani...non ne avrà i servigi per molto.
Un buon master ha il controllo totale sullo slave e potrà fargli eseguire qualsiasi compito, ma solo quando potrà constatare che lo slave prova piacere nell'obbedienza, potrà dire di essere un master totale...obbligare una persona a far qualcosa che non gli piace, solo per timore delle punizioni o per ricatto non è da master...è solo da stronzi...
Un capace slave riesce a capire cosa voglia il suo master, come soddisfarlo e a volte anche come prevedere i compiti assegnatigli...senza osare mai chiedere...
Anche se spesso questo rapporto viene visto come uno sfogo perverso e deviato di una persona nei confronti di un'altra, da coloro che non hanno mai provato esperienze di questo tipo, posso dirvi che è un'alchimia rara e speciale, che emoziona, scuote e fa perdere il controllo a livelli inimmaginabili...
non mi credete?....provate....
Possiamo piuttosto parlare di un rapporto di dipendenza mentale e di reciproca necessità, intensisimo e limitato nel tempo, dato che, proprio per l'intensità di emozioni che crea, se fosse protratto per un lungo periodo con la stessa intensità, ucciderebbe (o comunque creerebbe cospicui problemi psicologici)...
Per chi non è mai entrato in questa dimensione, il primo ed unico pensiero è "il master comanda e lo slave esegue"...niente di più errato...non si tratta di una sorta di contratto di prestazione d'opera. Come ho detto prima è un rapporto di dipendenza...per entrambi: lo slave non ha più bisogno del master di quanto il master abbia bisogno dello slave.
E'un contatto...un legame...in cui non esiste più la personalità dell'uno o dell'altro: quando si crea quella situazione, i due individui (o più, dato che un master può gestire più slave; ma uno slave non può servire più masters) si trasformano, si svestono del loro carattere usuale ed indossano i panni dei ruoli che hanno scelto di gestire in comune.
Non vi è coercizione: un master non costringe uno slave ad essere tale, ma "riceve" la sua dedizione spontanea, con la quale è autorizzato dallo slave ad agire secondo il proprio volere e le proprie inclinazioni.
Lo slave, dal canto suo, è conscio che non potrà rifiutare una richiesta del master, se non meritando una punizione o, nel caso più grave, vedendo la cessazione di quel tipo di rapporto.
Chi può essere master?...non tutti: un master solitamente ha un carattere forte, una fantasia particolarmente sviluppata, una notevole autostima ed è privo di sentimenti pietistici ed in più deve saper riconoscere i bisogni dello slave, quindi possiede una spiccata capacità di osservazione, sonda i dettagli della personalità altrui e riesce a captare i punti cardine.
Chi può essere slave?...non tutti: uno slave ha un carattere che lo porta a necessitare di una figura di riferimento, che preferisce non agire di testa sua senza un minimo di confronto, che non ha una fantasia particolarmente sviluppata e che preferisce non assumere mai il compito della gestione di una situazione...ama agire in sicurezza, per cui delega questo potere al master; in cambio di tale sicurezza gli dà la sua devozione.
Da quanto detto, non è affatto vero che essere master sia più facile...Un master deve saper mantenere quel legame, deve saper mantenere quella dipendenza, deve saper soddisfare i bisogni dello slave; se si limiterà a trattarlo solo come una marionetta nelle sue mani...non ne avrà i servigi per molto.
Un buon master ha il controllo totale sullo slave e potrà fargli eseguire qualsiasi compito, ma solo quando potrà constatare che lo slave prova piacere nell'obbedienza, potrà dire di essere un master totale...obbligare una persona a far qualcosa che non gli piace, solo per timore delle punizioni o per ricatto non è da master...è solo da stronzi...
Un capace slave riesce a capire cosa voglia il suo master, come soddisfarlo e a volte anche come prevedere i compiti assegnatigli...senza osare mai chiedere...
Anche se spesso questo rapporto viene visto come uno sfogo perverso e deviato di una persona nei confronti di un'altra, da coloro che non hanno mai provato esperienze di questo tipo, posso dirvi che è un'alchimia rara e speciale, che emoziona, scuote e fa perdere il controllo a livelli inimmaginabili...
non mi credete?....provate....