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Nei forum in genere la figura del moderatore se da un lato evita eccessi e conflitti , dall'altra rischia di esautorare alcune modalità di relazione , nella loro più realistica anche se a volte cruda e rozza dinamica di interazione.

Con ciò non si vuole però giustificare scontro , violenza ed offesa ,ma solo evidenziare che nel confronto un certo grado di conflittualità pare sia quasi fisiologica ed inevitabile , e che imparare da se stessi , evitando di cadere in una spirale di reazioni di attacco e difesa è un'arte imprescindibile , come basilare presupposto di una concreta maturità personale.

Nella speranza che questo forum rimanga un'isola sperimentale , autogestita ed automoderata ,proponiamo alcune linee guida che magari potrebbero garantirne un certo successo, le potete approfondire qui :

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    MASTER & SLAVE...un po' di chiarezza...

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    Messaggio Da Ospite Gio Gen 13 2011, 20:15

    MASTER (MISTRESS se trattasi di soggetto femminile)e SLAVE...letteralmente e rispettivamente "padrone" e "schiavo"...anche se nessuno possiede nessuno...
    Possiamo piuttosto parlare di un rapporto di dipendenza mentale e di reciproca necessità, intensisimo e limitato nel tempo, dato che, proprio per l'intensità di emozioni che crea, se fosse protratto per un lungo periodo con la stessa intensità, ucciderebbe (o comunque creerebbe cospicui problemi psicologici)...
    Per chi non è mai entrato in questa dimensione, il primo ed unico pensiero è "il master comanda e lo slave esegue"...niente di più errato...non si tratta di una sorta di contratto di prestazione d'opera. Come ho detto prima è un rapporto di dipendenza...per entrambi: lo slave non ha più bisogno del master di quanto il master abbia bisogno dello slave.
    E'un contatto...un legame...in cui non esiste più la personalità dell'uno o dell'altro: quando si crea quella situazione, i due individui (o più, dato che un master può gestire più slave; ma uno slave non può servire più masters) si trasformano, si svestono del loro carattere usuale ed indossano i panni dei ruoli che hanno scelto di gestire in comune.
    Non vi è coercizione: un master non costringe uno slave ad essere tale, ma "riceve" la sua dedizione spontanea, con la quale è autorizzato dallo slave ad agire secondo il proprio volere e le proprie inclinazioni.
    Lo slave, dal canto suo, è conscio che non potrà rifiutare una richiesta del master, se non meritando una punizione o, nel caso più grave, vedendo la cessazione di quel tipo di rapporto.
    Chi può essere master?...non tutti: un master solitamente ha un carattere forte, una fantasia particolarmente sviluppata, una notevole autostima ed è privo di sentimenti pietistici ed in più deve saper riconoscere i bisogni dello slave, quindi possiede una spiccata capacità di osservazione, sonda i dettagli della personalità altrui e riesce a captare i punti cardine.
    Chi può essere slave?...non tutti: uno slave ha un carattere che lo porta a necessitare di una figura di riferimento, che preferisce non agire di testa sua senza un minimo di confronto, che non ha una fantasia particolarmente sviluppata e che preferisce non assumere mai il compito della gestione di una situazione...ama agire in sicurezza, per cui delega questo potere al master; in cambio di tale sicurezza gli dà la sua devozione.
    Da quanto detto, non è affatto vero che essere master sia più facile...Un master deve saper mantenere quel legame, deve saper mantenere quella dipendenza, deve saper soddisfare i bisogni dello slave; se si limiterà a trattarlo solo come una marionetta nelle sue mani...non ne avrà i servigi per molto.
    Un buon master ha il controllo totale sullo slave e potrà fargli eseguire qualsiasi compito, ma solo quando potrà constatare che lo slave prova piacere nell'obbedienza, potrà dire di essere un master totale...obbligare una persona a far qualcosa che non gli piace, solo per timore delle punizioni o per ricatto non è da master...è solo da stronzi...
    Un capace slave riesce a capire cosa voglia il suo master, come soddisfarlo e a volte anche come prevedere i compiti assegnatigli...senza osare mai chiedere...
    Anche se spesso questo rapporto viene visto come uno sfogo perverso e deviato di una persona nei confronti di un'altra, da coloro che non hanno mai provato esperienze di questo tipo, posso dirvi che è un'alchimia rara e speciale, che emoziona, scuote e fa perdere il controllo a livelli inimmaginabili...
    non mi credete?....provate....
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    Messaggio Da luomodelponte Gio Gen 13 2011, 22:07

    Master Max ha scritto:MASTER (MISTRESS se trattasi di soggetto femminile)e SLAVE...letteralmente e rispettivamente "padrone" e "schiavo"...anche se nessuno possiede nessuno...
    Possiamo piuttosto parlare di un rapporto di dipendenza mentale e di reciproca necessità, intensisimo e limitato nel tempo, dato che, proprio per l'intensità di emozioni che crea, se fosse protratto per un lungo periodo con la stessa intensità, ucciderebbe (o comunque creerebbe cospicui problemi psicologici)...
    Per chi non è mai entrato in questa dimensione, il primo ed unico pensiero è "il master comanda e lo slave esegue"...niente di più errato...non si tratta di una sorta di contratto di prestazione d'opera. Come ho detto prima è un rapporto di dipendenza...per entrambi: lo slave non ha più bisogno del master di quanto il master abbia bisogno dello slave.
    E'un contatto...un legame...in cui non esiste più la personalità dell'uno o dell'altro: quando si crea quella situazione, i due individui (o più, dato che un master può gestire più slave; ma uno slave non può servire più masters) si trasformano, si svestono del loro carattere usuale ed indossano i panni dei ruoli che hanno scelto di gestire in comune.
    Non vi è coercizione: un master non costringe uno slave ad essere tale, ma "riceve" la sua dedizione spontanea, con la quale è autorizzato dallo slave ad agire secondo il proprio volere e le proprie inclinazioni.
    Lo slave, dal canto suo, è conscio che non potrà rifiutare una richiesta del master, se non meritando una punizione o, nel caso più grave, vedendo la cessazione di quel tipo di rapporto.
    Chi può essere master?...non tutti: un master solitamente ha un carattere forte, una fantasia particolarmente sviluppata, una notevole autostima ed è privo di sentimenti pietistici ed in più deve saper riconoscere i bisogni dello slave, quindi possiede una spiccata capacità di osservazione, sonda i dettagli della personalità altrui e riesce a captare i punti cardine.
    Chi può essere slave?...non tutti: uno slave ha un carattere che lo porta a necessitare di una figura di riferimento, che preferisce non agire di testa sua senza un minimo di confronto, che non ha una fantasia particolarmente sviluppata e che preferisce non assumere mai il compito della gestione di una situazione...ama agire in sicurezza, per cui delega questo potere al master; in cambio di tale sicurezza gli dà la sua devozione.
    Da quanto detto, non è affatto vero che essere master sia più facile...Un master deve saper mantenere quel legame, deve saper mantenere quella dipendenza, deve saper soddisfare i bisogni dello slave; se si limiterà a trattarlo solo come una marionetta nelle sue mani...non ne avrà i servigi per molto.
    Un buon master ha il controllo totale sullo slave e potrà fargli eseguire qualsiasi compito, ma solo quando potrà constatare che lo slave prova piacere nell'obbedienza, potrà dire di essere un master totale...obbligare una persona a far qualcosa che non gli piace, solo per timore delle punizioni o per ricatto non è da master...è solo da stronzi...
    Un capace slave riesce a capire cosa voglia il suo master, come soddisfarlo e a volte anche come prevedere i compiti assegnatigli...senza osare mai chiedere...
    Anche se spesso questo rapporto viene visto come uno sfogo perverso e deviato di una persona nei confronti di un'altra, da coloro che non hanno mai provato esperienze di questo tipo, posso dirvi che è un'alchimia rara e speciale, che emoziona, scuote e fa perdere il controllo a livelli inimmaginabili...
    non mi credete?....provate....

    naturalmente tu sei un master , posso ridere publicamente e vitualmente senza che ti risenta ?? ha ha ha ....qua siamo tutti master e allora come funziona???
    beh scherzi a parte , io personalmente questi giochetti strani , pericolosi e deleteri , non li ho mai capiti , anche se ultimamente mi sono fatto dello possibili tracce di interpretazione , in ogni caso questi giochi di cuolo , ricadono pesantemente in ambito sessuale, e il sesso sfrenato non è un cammino di vera conoscenza e felicità , ma piuttosto un antro buio e tenebroso , in cui la luce non penetra facilmente e le personalità di aggrovigliano e si piegano dentro anzichè dipanarsi e chiarificarsi.
    L'inconscio ci è padrone , gli istinti e le pulsioni ci animano , ma l'individuo nasce e si edifica realmente , solo alla luce dell' amore divino , diversamente gironzola e girovaga per i lati oscuri degli anfratti della psiche coatta , nel dolore più infruttoso .
    E' possibile???
    Se ci pensiamo , la consapevolezza nasce proprio volgendo il proprio essere verso le qualità divine, comprendendo e poi sottomettendo il lato automatico reattivo istiotuale e sviluppando l'attitudine tutta interiore di osservare , contemplare e gioire della trama dell'asistenza . , la natura animale automatica ci è stata data in dono per darci la possibilità di estrapolare da noi stessi lo spirito divino è solo uno stratagemma di Dio.


    Ultima modifica di luomodelponte il Gio Gen 13 2011, 22:16 - modificato 1 volta.
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    Messaggio Da Ospite Gio Gen 13 2011, 22:12

    luomodelponte ha scritto:
    Master Max ha scritto:MASTER (MISTRESS se trattasi di soggetto femminile)e SLAVE...letteralmente e rispettivamente "padrone" e "schiavo"...anche se nessuno possiede nessuno...
    Possiamo piuttosto parlare di un rapporto di dipendenza mentale e di reciproca necessità, intensisimo e limitato nel tempo, dato che, proprio per l'intensità di emozioni che crea, se fosse protratto per un lungo periodo con la stessa intensità, ucciderebbe (o comunque creerebbe cospicui problemi psicologici)...
    Per chi non è mai entrato in questa dimensione, il primo ed unico pensiero è "il master comanda e lo slave esegue"...niente di più errato...non si tratta di una sorta di contratto di prestazione d'opera. Come ho detto prima è un rapporto di dipendenza...per entrambi: lo slave non ha più bisogno del master di quanto il master abbia bisogno dello slave.
    E'un contatto...un legame...in cui non esiste più la personalità dell'uno o dell'altro: quando si crea quella situazione, i due individui (o più, dato che un master può gestire più slave; ma uno slave non può servire più masters) si trasformano, si svestono del loro carattere usuale ed indossano i panni dei ruoli che hanno scelto di gestire in comune.
    Non vi è coercizione: un master non costringe uno slave ad essere tale, ma "riceve" la sua dedizione spontanea, con la quale è autorizzato dallo slave ad agire secondo il proprio volere e le proprie inclinazioni.
    Lo slave, dal canto suo, è conscio che non potrà rifiutare una richiesta del master, se non meritando una punizione o, nel caso più grave, vedendo la cessazione di quel tipo di rapporto.
    Chi può essere master?...non tutti: un master solitamente ha un carattere forte, una fantasia particolarmente sviluppata, una notevole autostima ed è privo di sentimenti pietistici ed in più deve saper riconoscere i bisogni dello slave, quindi possiede una spiccata capacità di osservazione, sonda i dettagli della personalità altrui e riesce a captare i punti cardine.
    Chi può essere slave?...non tutti: uno slave ha un carattere che lo porta a necessitare di una figura di riferimento, che preferisce non agire di testa sua senza un minimo di confronto, che non ha una fantasia particolarmente sviluppata e che preferisce non assumere mai il compito della gestione di una situazione...ama agire in sicurezza, per cui delega questo potere al master; in cambio di tale sicurezza gli dà la sua devozione.
    Da quanto detto, non è affatto vero che essere master sia più facile...Un master deve saper mantenere quel legame, deve saper mantenere quella dipendenza, deve saper soddisfare i bisogni dello slave; se si limiterà a trattarlo solo come una marionetta nelle sue mani...non ne avrà i servigi per molto.
    Un buon master ha il controllo totale sullo slave e potrà fargli eseguire qualsiasi compito, ma solo quando potrà constatare che lo slave prova piacere nell'obbedienza, potrà dire di essere un master totale...obbligare una persona a far qualcosa che non gli piace, solo per timore delle punizioni o per ricatto non è da master...è solo da stronzi...
    Un capace slave riesce a capire cosa voglia il suo master, come soddisfarlo e a volte anche come prevedere i compiti assegnatigli...senza osare mai chiedere...
    Anche se spesso questo rapporto viene visto come uno sfogo perverso e deviato di una persona nei confronti di un'altra, da coloro che non hanno mai provato esperienze di questo tipo, posso dirvi che è un'alchimia rara e speciale, che emoziona, scuote e fa perdere il controllo a livelli inimmaginabili...
    non mi credete?....provate....

    naturalmente tu sei un master , posso ridere publicamente e vitualmente senza che ti risenta ?? ha ha ha ....qua siamo tutti master e allora come funziona???
    beh scherzi a parte , io personalmente questi giochetti strani , pericolosi e deleteri , non li ho mai capiti , anche se ultimamente mi sono fatto dello possibili tracce di interpretazione , in ogni caso questi giochi di cuolo , ricadono pesantemente in ambito sessuale, e il sesso non è un cammino di vera conoscenza e felicità , ma piuttosto un antro buio e tenebroso , in cui la luce non penetra facilmente.
    L'inconscio ci è padrone , gli istinti e le pulsioni ci animano , ma l'individuo nasce e si edifica realmente , solo alla luce dell' amore divino , diversamente gironzola e girovaga per i lati oscuri degli anfratti della psiche coatta , nel dolore più infruttoso .
    E' possibile???
    Se ci pensiamo , la consapevolezza nasce proprio volgendo il proprio essere verso le qualità divine e non quelle animali , la natura animale automatica che ci è stata data in dono per darci la possibilità di estrapolare da noi stessi lo spirito è solo uno stratagemma di Dio.
    O uomo del ponte...non venirmi a parlare di Dio...sono ateo...eviterei discorsi religiosi per un semplice fatto: voi credenti mi insegnate che non si può disquisire sulla fede, la fede non è riconducibile ad un atto cerebrale, non si spiega con termini scientifici, nè con la logica: è questo il motivo per cui io non l'accetto.
    Da bravo peccatore, come mi vedete voi credenti, preferisco usare il mio corpo e la mia mente, senza sentire la necessità di un essere superiore a me che tutto perfonde e muove. Sono un uomo di scienza...non di fantascienza... Spero tu abbia inteso...buon proseguimento...
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    Messaggio Da luomodelponte Gio Gen 13 2011, 22:23

    Master Max ha scritto:
    luomodelponte ha scritto:
    Master Max ha scritto:MASTER (MISTRESS se trattasi di soggetto femminile)e SLAVE...letteralmente e rispettivamente "padrone" e "schiavo"...anche se nessuno possiede nessuno...
    Possiamo piuttosto parlare di un rapporto di dipendenza mentale e di reciproca necessità, intensisimo e limitato nel tempo, dato che, proprio per l'intensità di emozioni che crea, se fosse protratto per un lungo periodo con la stessa intensità, ucciderebbe (o comunque creerebbe cospicui problemi psicologici)...
    Per chi non è mai entrato in questa dimensione, il primo ed unico pensiero è "il master comanda e lo slave esegue"...niente di più errato...non si tratta di una sorta di contratto di prestazione d'opera. Come ho detto prima è un rapporto di dipendenza...per entrambi: lo slave non ha più bisogno del master di quanto il master abbia bisogno dello slave.
    E'un contatto...un legame...in cui non esiste più la personalità dell'uno o dell'altro: quando si crea quella situazione, i due individui (o più, dato che un master può gestire più slave; ma uno slave non può servire più masters) si trasformano, si svestono del loro carattere usuale ed indossano i panni dei ruoli che hanno scelto di gestire in comune.
    Non vi è coercizione: un master non costringe uno slave ad essere tale, ma "riceve" la sua dedizione spontanea, con la quale è autorizzato dallo slave ad agire secondo il proprio volere e le proprie inclinazioni.
    Lo slave, dal canto suo, è conscio che non potrà rifiutare una richiesta del master, se non meritando una punizione o, nel caso più grave, vedendo la cessazione di quel tipo di rapporto.
    Chi può essere master?...non tutti: un master solitamente ha un carattere forte, una fantasia particolarmente sviluppata, una notevole autostima ed è privo di sentimenti pietistici ed in più deve saper riconoscere i bisogni dello slave, quindi possiede una spiccata capacità di osservazione, sonda i dettagli della personalità altrui e riesce a captare i punti cardine.
    Chi può essere slave?...non tutti: uno slave ha un carattere che lo porta a necessitare di una figura di riferimento, che preferisce non agire di testa sua senza un minimo di confronto, che non ha una fantasia particolarmente sviluppata e che preferisce non assumere mai il compito della gestione di una situazione...ama agire in sicurezza, per cui delega questo potere al master; in cambio di tale sicurezza gli dà la sua devozione.
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    Un capace slave riesce a capire cosa voglia il suo master, come soddisfarlo e a volte anche come prevedere i compiti assegnatigli...senza osare mai chiedere...
    Anche se spesso questo rapporto viene visto come uno sfogo perverso e deviato di una persona nei confronti di un'altra, da coloro che non hanno mai provato esperienze di questo tipo, posso dirvi che è un'alchimia rara e speciale, che emoziona, scuote e fa perdere il controllo a livelli inimmaginabili...
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    naturalmente tu sei un master , posso ridere publicamente e vitualmente senza che ti risenta ?? ha ha ha ....qua siamo tutti master e allora come funziona???
    beh scherzi a parte , io personalmente questi giochetti strani , pericolosi e deleteri , non li ho mai capiti , anche se ultimamente mi sono fatto dello possibili tracce di interpretazione , in ogni caso questi giochi di cuolo , ricadono pesantemente in ambito sessuale, e il sesso non è un cammino di vera conoscenza e felicità , ma piuttosto un antro buio e tenebroso , in cui la luce non penetra facilmente.
    L'inconscio ci è padrone , gli istinti e le pulsioni ci animano , ma l'individuo nasce e si edifica realmente , solo alla luce dell' amore divino , diversamente gironzola e girovaga per i lati oscuri degli anfratti della psiche coatta , nel dolore più infruttoso .
    E' possibile???
    Se ci pensiamo , la consapevolezza nasce proprio volgendo il proprio essere verso le qualità divine e non quelle animali , la natura animale automatica che ci è stata data in dono per darci la possibilità di estrapolare da noi stessi lo spirito è solo uno stratagemma di Dio.
    O uomo del ponte...non venirmi a parlare di Dio...sono ateo...eviterei discorsi religiosi per un semplice fatto: voi credenti mi insegnate che non si può disquisire sulla fede, la fede non è riconducibile ad un atto cerebrale, non si spiega con termini scientifici, nè con la logica: è questo il motivo per cui io non l'accetto.
    Da bravo peccatore, come mi vedete voi credenti, preferisco usare il mio corpo e la mia mente, senza sentire la necessità di un essere superiore a me che tutto perfonde e muove. Sono un uomo di scienza...non di fantascienza... Spero tu abbia inteso...buon proseguimento...

    Non so cosa dovrei intendere , io ti parlo della mia indagine esistenziale che punta alla scoperta della Realtà , le fantasie , quelle sì che a me personalmente non interessano , siano esse superstizioni religiose o interopretazioni fantasiose ed estreme di una natura che ha solo lo scopo di creare opportunità .
    Noi proveniamo dal nulla , mio master e ogni minimo movimento in noi è l'effetto di condizionamenti automatici , in genere noi crediamo che le nostre parole siano originate per scelta , invece per lo più sono il riflesso di reazioni emotive preordinate , lasciate allo stato brado padroni di tutto dentro noi.
    Tu forse stai indagando le leggi naturali che governano noi ma ancor di più gli animali .....
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    Messaggio Da luomodelponte Gio Gen 13 2011, 22:30

    luomodelponte ha scritto:
    Master Max ha scritto:
    luomodelponte ha scritto:
    Master Max ha scritto:MASTER (MISTRESS se trattasi di soggetto femminile)e SLAVE...letteralmente e rispettivamente "padrone" e "schiavo"...anche se nessuno possiede nessuno...
    Possiamo piuttosto parlare di un rapporto di dipendenza mentale e di reciproca necessità, intensisimo e limitato nel tempo, dato che, proprio per l'intensità di emozioni che crea, se fosse protratto per un lungo periodo con la stessa intensità, ucciderebbe (o comunque creerebbe cospicui problemi psicologici)...
    Per chi non è mai entrato in questa dimensione, il primo ed unico pensiero è "il master comanda e lo slave esegue"...niente di più errato...non si tratta di una sorta di contratto di prestazione d'opera. Come ho detto prima è un rapporto di dipendenza...per entrambi: lo slave non ha più bisogno del master di quanto il master abbia bisogno dello slave.
    E'un contatto...un legame...in cui non esiste più la personalità dell'uno o dell'altro: quando si crea quella situazione, i due individui (o più, dato che un master può gestire più slave; ma uno slave non può servire più masters) si trasformano, si svestono del loro carattere usuale ed indossano i panni dei ruoli che hanno scelto di gestire in comune.
    Non vi è coercizione: un master non costringe uno slave ad essere tale, ma "riceve" la sua dedizione spontanea, con la quale è autorizzato dallo slave ad agire secondo il proprio volere e le proprie inclinazioni.
    Lo slave, dal canto suo, è conscio che non potrà rifiutare una richiesta del master, se non meritando una punizione o, nel caso più grave, vedendo la cessazione di quel tipo di rapporto.
    Chi può essere master?...non tutti: un master solitamente ha un carattere forte, una fantasia particolarmente sviluppata, una notevole autostima ed è privo di sentimenti pietistici ed in più deve saper riconoscere i bisogni dello slave, quindi possiede una spiccata capacità di osservazione, sonda i dettagli della personalità altrui e riesce a captare i punti cardine.
    Chi può essere slave?...non tutti: uno slave ha un carattere che lo porta a necessitare di una figura di riferimento, che preferisce non agire di testa sua senza un minimo di confronto, che non ha una fantasia particolarmente sviluppata e che preferisce non assumere mai il compito della gestione di una situazione...ama agire in sicurezza, per cui delega questo potere al master; in cambio di tale sicurezza gli dà la sua devozione.
    Da quanto detto, non è affatto vero che essere master sia più facile...Un master deve saper mantenere quel legame, deve saper mantenere quella dipendenza, deve saper soddisfare i bisogni dello slave; se si limiterà a trattarlo solo come una marionetta nelle sue mani...non ne avrà i servigi per molto.
    Un buon master ha il controllo totale sullo slave e potrà fargli eseguire qualsiasi compito, ma solo quando potrà constatare che lo slave prova piacere nell'obbedienza, potrà dire di essere un master totale...obbligare una persona a far qualcosa che non gli piace, solo per timore delle punizioni o per ricatto non è da master...è solo da stronzi...
    Un capace slave riesce a capire cosa voglia il suo master, come soddisfarlo e a volte anche come prevedere i compiti assegnatigli...senza osare mai chiedere...
    Anche se spesso questo rapporto viene visto come uno sfogo perverso e deviato di una persona nei confronti di un'altra, da coloro che non hanno mai provato esperienze di questo tipo, posso dirvi che è un'alchimia rara e speciale, che emoziona, scuote e fa perdere il controllo a livelli inimmaginabili...
    non mi credete?....provate....

    naturalmente tu sei un master , posso ridere publicamente e vitualmente senza che ti risenta ?? ha ha ha ....qua siamo tutti master e allora come funziona???
    beh scherzi a parte , io personalmente questi giochetti strani , pericolosi e deleteri , non li ho mai capiti , anche se ultimamente mi sono fatto dello possibili tracce di interpretazione , in ogni caso questi giochi di cuolo , ricadono pesantemente in ambito sessuale, e il sesso non è un cammino di vera conoscenza e felicità , ma piuttosto un antro buio e tenebroso , in cui la luce non penetra facilmente.
    L'inconscio ci è padrone , gli istinti e le pulsioni ci animano , ma l'individuo nasce e si edifica realmente , solo alla luce dell' amore divino , diversamente gironzola e girovaga per i lati oscuri degli anfratti della psiche coatta , nel dolore più infruttoso .
    E' possibile???
    Se ci pensiamo , la consapevolezza nasce proprio volgendo il proprio essere verso le qualità divine e non quelle animali , la natura animale automatica che ci è stata data in dono per darci la possibilità di estrapolare da noi stessi lo spirito è solo uno stratagemma di Dio.
    O uomo del ponte...non venirmi a parlare di Dio...sono ateo...eviterei discorsi religiosi per un semplice fatto: voi credenti mi insegnate che non si può disquisire sulla fede, la fede non è riconducibile ad un atto cerebrale, non si spiega con termini scientifici, nè con la logica: è questo il motivo per cui io non l'accetto.
    Da bravo peccatore, come mi vedete voi credenti, preferisco usare il mio corpo e la mia mente, senza sentire la necessità di un essere superiore a me che tutto perfonde e muove. Sono un uomo di scienza...non di fantascienza... Spero tu abbia inteso...buon proseguimento...

    Non so cosa dovrei intendere , io ti parlo della mia indagine esistenziale che punta alla scoperta della Realtà , le fantasie , quelle sì che a me personalmente non interessano , siano esse superstizioni religiose o interopretazioni fantasiose ed estreme di una natura che ha solo lo scopo di creare opportunità .
    Noi proveniamo dal nulla , mio master e ogni minimo movimento in noi è l'effetto di condizionamenti automatici , in genere noi crediamo che le nostre parole siano originate per scelta , invece per lo più sono il riflesso di reazioni emotive preordinate , lasciate allo stato brado padroni di tutto dentro noi.
    Tu forse stai indagando le leggi naturali che governano noi ma ancor di più gli animali .....
    insomma per dirla in breve , noi stiamo cercando tutti di uscire dal dolre , e non di sprofondarvi tragicamente ...l'ambito di esperienze che si producono in questo gioco sessuale estremo , anzichè creare armonia e unità interiore, crea disturbi conflitti e frustazioni ancora più gravi , non ne convieni???
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    Messaggio Da Kame Gio Gen 13 2011, 22:32

    Master Max ha scritto:
    non mi credete?....provate....
    a parte il concetto che mi ha fatto pensare più a collegamenti informatici appunto Hardisk primario e schiavo la mia verità è questa:
    la differenza tra due persone è quella della prova
    c'è chi deve a tutti i costi provare per capire
    c'è invece chi ha già sperimentato tutto e non ha più bisogno di provare nulla, ne a se stesso tanto meno agli altri. E non si tratta o si parla di fede o di non fede, si parla prima di tutto di uomo o di non uomo. C'è l'uomo che non ha bisogno di prove, c'è l'uomo che prova tutta la vita.
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    Messaggio Da Ospite Gio Gen 13 2011, 22:41

    Kame ha scritto:
    Master Max ha scritto:
    non mi credete?....provate....
    a parte il concetto che mi ha fatto pensare più a collegamenti informatici appunto Hardisk primario e schiavo la mia verità è questa:
    la differenza tra due persone è quella della prova
    c'è chi deve a tutti i costi provare per capire
    c'è invece chi ha già sperimentato tutto e non ha più bisogno di provare nulla, ne a se stesso tanto meno agli altri. E non si tratta o si parla di fede o di non fede, si parla prima di tutto di uomo o di non uomo. C'è l'uomo che non ha bisogno di prove, c'è l'uomo che prova tutta la vita.
    by
    KAME...faccio un'eccezione alla regola...dato che mi ero prefissato di non risponderti mai (sei incapace di formulare un periodo strutturato): in ciò che hai scritto ora fai confusione nell'interpretare il verbo provare: in una stessa frase consequenziale a(cito) "la differenza tra due persone è quella della prova": intendi il verbo provare prima come sperimentare, poi come dimostrare...facendo risultare la tua frase un nonsense.
    Se tu sei quello che ha già provato tutto, dovresti avere tutta la conoscenza in te e quindi ritirarti a vita da anacoreta, non avendo più nulla da assimilare dal prossimo...e con questo chiudo l'eccezione, qualsiasi cosa risponderai...resterà per me una vox clamantis in deserto...buona vita... Twisted Evil
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    Messaggio Da Kame Gio Gen 13 2011, 22:51

    ora è chiaro l'odio per le poesie, ma certo è la voce dell'anima, per chi ce l'ha
    mi sono spiegato, anche per chi non risponde?
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    Messaggio Da luomodelponte Gio Gen 13 2011, 23:06

    cmq è bravo nella dialettica , molto ma molto di più di me ,,,, asinus asinno!!!

    Avere una buona padronanza della lingua è veramente fantastico , imparrae a formulare correttamente i pensieri scritti è una vera benedisione , e piano piano spero di potere imparare la meglio , anche se aimhè , gli anni ci sono .... santa
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    Messaggio Da Kame Gio Gen 13 2011, 23:07

    Master Max ha scritto:(sei incapace di formulare un periodo strutturato)
    ma so strutturare la vita, cosa che tu non riuscirai mai a fare.
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    Messaggio Da luomodelponte Gio Gen 13 2011, 23:10

    Kame ha scritto:
    Master Max ha scritto:(sei incapace di formulare un periodo strutturato)
    ma so strutturare la vita, cosa che tu non riuscirai mai a fare.

    e come fai a saperlo con certezza kame ??
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    Messaggio Da Kame Ven Gen 14 2011, 00:33

    luomodelponte ha scritto:
    Kame ha scritto:
    Master Max ha scritto:(sei incapace di formulare un periodo strutturato)
    ma so strutturare la vita, cosa che tu non riuscirai mai a fare.

    e come fai a saperlo con certezza kame ??
    non devi leggerci il significato letterale, vai oltre
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    Messaggio Da VeroVeve Ven Gen 14 2011, 00:42

    Bè...sinceramente reagisco in modo neutro a questo.
    Penso che quello che ha scritto Max, è un esperienza che succede. Capita.
    Ma io mi chiedo...Perchè, succede?
    Cioè, un essere umano ha il libero arbitrio. Perchè allora, qualcuno deve essere comandato, per provare qualcosa che gli possa piacere? Cioè è una forma di schiavitù, in modo molto amabile...ma lo è Smile
    Non è bullismo, ma è un modo per essere vegetali alla vita e al modo decisionale delle cose...
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    Messaggio Da Ospite Ven Gen 14 2011, 00:44

    VeroVeve ha scritto:Bè...sinceramente reagisco in modo neutro a questo.
    Penso che quello che ha scritto Max, è un esperienza che succede. Capita.
    Ma io mi chiedo...Perchè, succede?
    Cioè, un essere umano ha il libero arbitrio. Perchè allora, qualcuno deve essere comandato, per provare qualcosa che gli possa piacere? Cioè è una forma di schiavitù, in modo molto amabile...ma lo è Smile
    Non è bullismo, ma è un modo per essere vegetali alla vita e al modo decisionale delle cose...

    rileggi...non hai capito una mazza...vegetali...ahuahuahuahuahuahua...ma perchè non cercate di capire quello che leggete... Rolling Eyes
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    Messaggio Da Kame Ven Gen 14 2011, 00:46

    VeroVeve ha scritto:Bè...sinceramente reagisco in modo neutro a questo.
    Penso che quello che ha scritto Max, è un esperienza che succede. Capita.
    Ma io mi chiedo...Perchè, succede?
    Cioè, un essere umano ha il libero arbitrio. Perchè allora, qualcuno deve essere comandato, per provare qualcosa che gli possa piacere? Cioè è una forma di schiavitù, in modo molto amabile...ma lo è Smile
    Non è bullismo, ma è un modo per essere vegetali alla vita e al modo decisionale delle cose...
    Alla faccia della neutralità, con vegetali intendevi dire morti? Però allora se chi ne trae giovamento ne decanta le sue proprietà come mezzo eccellente se non il mezzo per vivere, come si conciliano le visioni?
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    Messaggio Da VeroVeve Ven Gen 14 2011, 00:51

    Kame ha scritto:
    VeroVeve ha scritto:Bè...sinceramente reagisco in modo neutro a questo.
    Penso che quello che ha scritto Max, è un esperienza che succede. Capita.
    Ma io mi chiedo...Perchè, succede?
    Cioè, un essere umano ha il libero arbitrio. Perchè allora, qualcuno deve essere comandato, per provare qualcosa che gli possa piacere? Cioè è una forma di schiavitù, in modo molto amabile...ma lo è Smile
    Non è bullismo, ma è un modo per essere vegetali alla vita e al modo decisionale delle cose...
    Alla faccia della neutralità, con vegetali intendevi dire morti? Però allora se chi ne trae giovamento ne decanta le sue proprietà come mezzo eccellente se non il mezzo per vivere, come si conciliano le visioni?

    No no aspetta, si sono neutra, che non mi fà ne caldo ne freddo! Poi ho solo espresso la mia opinione, come fanno tutti. Non ho insultato nessuno Smile
    Dire vegetale, non significa essere morti. Ma solamente privo di scelta, privo di voglia di vivere solo sulle proprie forze. Avrò sbagliato la parola Smile però è questo che volevo intendere. Allora, come avrò spiegato male io, avrò capito male anche quello che ho letto prima...
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    Messaggio Da Kame Ven Gen 14 2011, 00:59

    VeroVeve ha scritto:

    No no aspetta, si sono neutra, che non mi fà ne caldo ne freddo! Poi ho solo espresso la mia opinione, come fanno tutti. Non ho insultato nessuno Smile
    Dire vegetale, non significa essere morti. Ma solamente privo di scelta, privo di voglia di vivere solo sulle proprie forze. Avrò sbagliato la parola Smile però è questo che volevo intendere. Allora, come avrò spiegato male io, avrò capito male anche quello che ho letto prima...
    Un parere spassionato è che per qualunque cosa bisogna esserci tagliati. Lo so che non volevi intendere quella parola ma l'ho messa in evidenza per dare la possibilità di spiegare, non è mai troppo. Very Happy
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    Messaggio Da anam64 Dom Gen 16 2011, 18:47

    qui non c'è argomentazione il post è aperto con un trattato di psicologia e siamo passati nuovamente ad un trattato religioso chi legge perde il filo e il senso della discussione gli interventi sono a circolo chiuso
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    Messaggio Da admin Dom Gen 16 2011, 23:32

    anam64 ha scritto:qui non c'è argomentazione il post è aperto con un trattato di psicologia e siamo passati nuovamente ad un trattato religioso chi legge perde il filo e il senso della discussione gli interventi sono a circolo chiuso
    Certo è vero non vi è un solo filo , poichè ognuno ne segue giustamente uno proprio , cmq vi informo che l'amoco master max ha gettato la spugna , poichè credo che avesse solo interesse ad adescare slave ,e non a discutere indagare e a comprendere , in lui la spinta istintuale della ricerca del piacere sessuale si è cristallizzata come uno scopo e un fine ultimo della sua vita , pertanto tutto il resto è secondario e ininfluente , infatti le discussioni non lo appassionano , ne lo possono illuminare .

    In merito al perchè di queste dinamiche di piacere sessuale nell'assoggettamento o nell'assoggettare , credo sia legato alle esperienze infantili e alle vicende come si sono conformate nella interiorità dei soggetti.
    In pratica è molto difficile sapere cosa ha prodotto una tale estremizzazione dell'istinto sessuale , poichè in fondo è di questo che stiamo parlando.
    L'uomo quando perde di vista lo scopo dell'esistenza o non lo ha mai intravisto è facile che si consacri alla continua e ossessiva ricerca dl piacere , di esperienze sempre nuove e sempre più aberranti , poichè si abitua facilmente a tutto , e le bizarrie che si inventa possono essere sconfinate , è propio questa ossessione del piacere , come surrogato della felicità mai raggiunta che degenera in tutte le devianze che a lungo andare generano livelli di frustrazione e paranoia di cu non si vede più il fondo.
    Ognuno raccoglie ciò che semina , su questo non cè dubbio.

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