Da minimaxmeno Sab Lug 02 2011, 17:04
Ciò che esclude il punto di vista bahai è proprio il bisogno, che si è posto come necessaria evoluzione, di riunire tutti i diversi punti di vista religiosi in uno unico che tutto concentri, perché questo punto centrale di consapevolezza spirituale è precisamente quello della consapevolezza metafisica che, a differenza del credo bahai, non mischia in un insieme sincretico, tanto confuso quanto inutile, i diversi colori nei quali le rivelazioni trascendentali trattano del Mistero senza nome, ma le supera attraverso il risveglio spirituale che, solo, conferisce la vista interiore. Risveglio che non è un fatto meramente di un ordine culturale e ipotetico, ma caratterizzato dall'immediatezza di un "vedere" direttamente i princìpi universali attraverso una consapevolezza che, affondando nel Mistero, non è relativa, anche se resta incomunicabile proprio per questa ragione. La consapevolezza metafisica è il conoscere al di sopra della durata temporale e delle forme nelle quali l'essere si esprime, perché non è una conoscenza umana. Alcuni rari umani hanno avuto e avranno ancora solo l'accesso a questo sapere che non può essere proprietà di alcun individuo storico, dal momento che la Verità può essere vista, più raramente considerata nei suoi princìpi costitutivi, eccezionalmente anche vissuta rispettandone il senso superiore, ma mai inventata.