Nel 1848 nella Persia di allora, nasceva la Fede bahá’í, proseguimento e compimento delle antiche rivelazioni religiose. Essa annunciava l’inizio dell’èra dell’unità del genere umano.
In un secolo e mezzo il mondo si è trasformato più rapidamente e più radicalmente che in tutti i millenni precedenti. Nel campo della scienza, della tecnologia e delle comunicazioni, straordinari progressi hanno permesso l’avverarsi di sogni irrealizzabili, hanno aperto possibilità impensate, hanno messo a stretto contatto continenti e culture così lontane. Nel contempo però sono sorti problemi economici, ecologici, sociali e politici, risolvibili unicamente nella loro globalità e su un piano esclusivamente sovranazionale.
L’umanità si trova perciò divisa tra entusiasmi e scoraggiamenti, fra speranze di pace e timori di annientamento totale. Le popolazioni del globo sono diventate una comunità che condivide la medesima sorte e che deve innanzitutto imparare a vivere e ad agire come società mondiale. E perché possano organizzare il futuro con successo esse devono prendere sempre più coscienza della loro unità organica.
Questa crescente convinzione che l’umanità è una, appare importante presupposto ed orientamento per il mondo intero che riflette sul proprio futuro.
Bahá’u'lláh, Fondatore della Fede bahá’í, proclamando “l’unità nella diversità” afferma risolutamente che essa è una risorsa e un tesoro prezioso che salvaguarda e incoraggia le caratteristiche specifiche dei popoli e delle culture,ognuna al servizio dell'intera umanità.
E’ pertanto indispensabile che gli esseri umani prendano coscienza del fatto che gli sconvolgimenti che scuotono il nostro pianeta , sono inevitabili e fanno parte di un irresistibile processo che gradatamente condurrà il mondo all’unificazione.
L’umanità infatti non può scegliere altro che l’unità.
Bahá’u'lláh afferma: “Le forze che condurrano a questa unità sono così possenti che nessun ostacolo, per insormontabile che possa sembrare, né alcuna opposizione, potranno impedire che ciò avvenga”.
Con un atto di volontà congiunta, tramite la consultazione e grazie a un’azione energica e solidale, l’umanità può decidere se vuole conseguire l’unità ora oppure costretta nella morsa delle necessità ed emergenze a seguito di disastri e sempre maggiori sofferenze. Spetta a lei la decisione.
Il destino della razza umana è l’unificazione. Il suo avvenire, e quello di ogni singola nazione e di ogni singolo individuo , sono inseriti nella prospettiva di un nuovo ordine mondiale.
La scienza e la tecnologia possono contribuire notevolmente al conseguimento di questo obiettivo. Ma è altresì importante che queste forze siano guidate da norme spirituali ed etiche, universalmente riconosciute. La Fede Bahá’í afferma che la natura umana è fondamentalmente sprirituale: tale natura eccelle e si distingue da tutte le altre forme di vita conferendo all’essere umano la capacità di sviluppare ed utilizzare le proprie possibilità materiali e intellettive, con saggezza, equilibrio e moderazione, per l'evoluzione ed il bene collettivo.
Sono oltre cent’anni che Egli rivolse all’umanità le seguenti parole: “Questo pugno di polvere, il mondo, è un’unica dimora per tutti, lasciate che vi regni l’unità”.
In un secolo e mezzo il mondo si è trasformato più rapidamente e più radicalmente che in tutti i millenni precedenti. Nel campo della scienza, della tecnologia e delle comunicazioni, straordinari progressi hanno permesso l’avverarsi di sogni irrealizzabili, hanno aperto possibilità impensate, hanno messo a stretto contatto continenti e culture così lontane. Nel contempo però sono sorti problemi economici, ecologici, sociali e politici, risolvibili unicamente nella loro globalità e su un piano esclusivamente sovranazionale.
L’umanità si trova perciò divisa tra entusiasmi e scoraggiamenti, fra speranze di pace e timori di annientamento totale. Le popolazioni del globo sono diventate una comunità che condivide la medesima sorte e che deve innanzitutto imparare a vivere e ad agire come società mondiale. E perché possano organizzare il futuro con successo esse devono prendere sempre più coscienza della loro unità organica.
Questa crescente convinzione che l’umanità è una, appare importante presupposto ed orientamento per il mondo intero che riflette sul proprio futuro.
Bahá’u'lláh, Fondatore della Fede bahá’í, proclamando “l’unità nella diversità” afferma risolutamente che essa è una risorsa e un tesoro prezioso che salvaguarda e incoraggia le caratteristiche specifiche dei popoli e delle culture,ognuna al servizio dell'intera umanità.
E’ pertanto indispensabile che gli esseri umani prendano coscienza del fatto che gli sconvolgimenti che scuotono il nostro pianeta , sono inevitabili e fanno parte di un irresistibile processo che gradatamente condurrà il mondo all’unificazione.
L’umanità infatti non può scegliere altro che l’unità.
Bahá’u'lláh afferma: “Le forze che condurrano a questa unità sono così possenti che nessun ostacolo, per insormontabile che possa sembrare, né alcuna opposizione, potranno impedire che ciò avvenga”.
Con un atto di volontà congiunta, tramite la consultazione e grazie a un’azione energica e solidale, l’umanità può decidere se vuole conseguire l’unità ora oppure costretta nella morsa delle necessità ed emergenze a seguito di disastri e sempre maggiori sofferenze. Spetta a lei la decisione.
Il destino della razza umana è l’unificazione. Il suo avvenire, e quello di ogni singola nazione e di ogni singolo individuo , sono inseriti nella prospettiva di un nuovo ordine mondiale.
La scienza e la tecnologia possono contribuire notevolmente al conseguimento di questo obiettivo. Ma è altresì importante che queste forze siano guidate da norme spirituali ed etiche, universalmente riconosciute. La Fede Bahá’í afferma che la natura umana è fondamentalmente sprirituale: tale natura eccelle e si distingue da tutte le altre forme di vita conferendo all’essere umano la capacità di sviluppare ed utilizzare le proprie possibilità materiali e intellettive, con saggezza, equilibrio e moderazione, per l'evoluzione ed il bene collettivo.
Sono oltre cent’anni che Egli rivolse all’umanità le seguenti parole: “Questo pugno di polvere, il mondo, è un’unica dimora per tutti, lasciate che vi regni l’unità”.