kywoon ha scritto:Rispondo esplicitamente a Kame in due punti.
Sono sempre esperienze personali anche se fatte da più persone e rimangono esperienze personali (soggettive e non oggettive) anche se queste persone trovano che ci sia un legame comune unico (l'esistenza di Dio) tra le loro esperienze.
L'esempio da te proposto è fallace; il gelato di fatto esiste ed è ininfluente che un aborigeno possa non credere alla sua esistenza, perché ciò non fa si che il gelato non esista; viceversa di Dio non c'è prova concreta e quindi il fatto che anche moltissime persone credano alla sua esistenza o ne abbiano prove esclusivamente soggettive non fa sì che di per ciò esista.
Non si tratta affatto di materialità contro spiritualità, il pensiero si può benissimo considerare spirituale anche in assenza di Dio.
La premessa è che io non devo convincere te e viceversa ma un forum serve per dialogare.
Quello che si indica come "prova concreta" riguarda qualcosa che generalmente si ha nella materia ma la materia è soltanto energia raggrumata e lo spirito è l'lenergia più alta e allo stato puro.
Prendendo questo discorso come vero e dove anche la scienza pian piano sta arrivando a queste conclusioni si può affermare che chi è in contatto con quella energia ha sviluppato indubbiamente altri "canali" che non i 5 senso, quindi da questo punto di vista è reale come la materia se non di più infatti la materia in un certo qual modo si potrebbe definire come l'ombra dello spirito. L'esempio te lo da la pittura, un oggetto per quanto sia scuro o "pesante" è sempre meno scuro della sua ombra, in questo caso il reale sarebbe paragonabile allo spirito e l'ombra al materiale.
Che rimangono esperienze personali non sono d'accordo infatti oggi secondo me sono molte le persone che hanno esperienze simili, poi che non lo raccontino o non ne siano pienamente coscienti è un altro discorso.
Altra cosa, la prova più evidente che la mente entra in contatto con lo spirito è data dalla persona atea, infatti una mente che non ha mai avuto contatto con lo spirito dovrebbe essere al limite agnostica, l'ateo convinto invece è chi è arrivato a sentire lo spirito e subito dopo ha negato in se questa possibilità.
Infine per un cieco le forme non esistono eppure per chi vede le forme e i colori ci sono.
Per un sordo i suoni non esistono, eppure i suoni li percepiamo.
Per il discorso che fai noi tutti diciamo normali dovremmo far capire ai ciechi e ai sordi che le forme, i colori e i suoni sono reali. Ci riusciresti? Non credo. Come succede per questa categoria, trasportato è la stessa cose nell'ambito dello spirito, è del tutto inutile (e ne sono cosciente) parlare di spirito a chi è sordo o cieco a quella realtà eppure è qualcosa che esiste, anzi è la sola realtà che informa di se tutto l'Universo essendo allo stesso tempo invisibile ai molti. Consideriamo pure che l'universo stesso è visibile in una sua piccolissima percentuale infatti gran parte della Materia Oscura è a noi ignota.
La stessa luce visibile è una piccola frazione della frequenza , ultravioletto e infrarosso sono i due vettori opposti che si allontanato dal nostro pezzettino di luce visibile scomposta nel colori.
Troppo ci sarebbe ma credo che sarebbe tempo perso, più di tutti vale la pratica.