Niente camino ma almeno era asciutto e riparato
Avevo scolato la bottiglia di rosso e mangiato avanzi di un ristorante poco lontano.
Mi sentivo appagato,non avevo nulla da invidiarvi.
Sembrava che in quella casa ci fossi cresciuto,sentivo di essere libero e vivo
Un tuono mi svegliò di soprassalto
Mi guardai attorno,
nulla, la pioggia veniva giù incessante e prepotente
aprii la persiana e vidi il cielo nero sorridermi
qualcuno li su mi stava pensando
Ammirai il giorno svegliarsi splendidamente, come sempre
La pioggia diminuii e io tornai sui miei cartoni e ripresi il sonno
Poco dopo un rumore secco mi riportò ancora nella stanza
Guardai fuori pensando ad un altro tuono
Ma il cielo si stava rasserenando
Poi i passi sulle scale e le voci di uomini
Capii e iniziai a fare i bagagli nei miei sacchetti di plastica
Quattro carabinieri,mi salutarono con fare titubante mi chiesero cosa ci facessi li e sé conoscessi il padrone della casa
Non risposi e mi limitai a sorridere
Gli passai vicino e con un cenno della testa gli feci cenno di andare
Mentre salivo in auto tra due divise posai lo sguardo sulla finestra della stanza in cui avevo dormito
E tutte le belle emozioni provate mi si riaccesero dentro per poi tornare nel nulla delle speranze
Mentre con la sirena accesa andavamo chissà dove!
Avevo scolato la bottiglia di rosso e mangiato avanzi di un ristorante poco lontano.
Mi sentivo appagato,non avevo nulla da invidiarvi.
Sembrava che in quella casa ci fossi cresciuto,sentivo di essere libero e vivo
Un tuono mi svegliò di soprassalto
Mi guardai attorno,
nulla, la pioggia veniva giù incessante e prepotente
aprii la persiana e vidi il cielo nero sorridermi
qualcuno li su mi stava pensando
Ammirai il giorno svegliarsi splendidamente, come sempre
La pioggia diminuii e io tornai sui miei cartoni e ripresi il sonno
Poco dopo un rumore secco mi riportò ancora nella stanza
Guardai fuori pensando ad un altro tuono
Ma il cielo si stava rasserenando
Poi i passi sulle scale e le voci di uomini
Capii e iniziai a fare i bagagli nei miei sacchetti di plastica
Quattro carabinieri,mi salutarono con fare titubante mi chiesero cosa ci facessi li e sé conoscessi il padrone della casa
Non risposi e mi limitai a sorridere
Gli passai vicino e con un cenno della testa gli feci cenno di andare
Mentre salivo in auto tra due divise posai lo sguardo sulla finestra della stanza in cui avevo dormito
E tutte le belle emozioni provate mi si riaccesero dentro per poi tornare nel nulla delle speranze
Mentre con la sirena accesa andavamo chissà dove!