Don Enrico Bianco. Il porcellino
“Allora tutti quei maiali – erano circa duemila! – si misero a correre giù per la discesa,si precipitarono nel lago e affogarono”(Mc 5,13).
Signore,
duemila porci.Un branco enorme.Esagerati,questi Geraseni.
Perfino dei bietoloni come noi lo capiscono.
Troppi,questi porci.Tantissimi.
E,perciò,hai fatto proprio bene,a provocare il “porcicidio”.
Diverso,invece,è il nostro caso.
Ci puoi senz’altro accontentare.
Si tratta semplicemente di un porcellino.
Uno,soltanto.
Piccino piccino.
Tranquillo,sereno.
Stentiamo perfino a sentire il suo grugnito.
E ci fa,poi,tanta tenerezza.Gli facciamo tante carezze.
E lo chiamiamo con mille nomi diversi.
Tutti bellissimi! Come Satana.
Una volta col nome di egoismo,un’altra volta con quello di ambizione.
Un giorno lo chiamiamo avidità,un altro,vigliaccheria.
E poi tupidità ottusità sciatteria tetraggine insulsaggine.E così via.
E le ghiande di cui è ghiotto si chiamano,infedeltà,incoerenza,incostanza,conformismo,opportunismo.
In una parola:la “meticolosa mediocrità”(A.Sinjavskij).
E via via che i giorni e gli anni passano,il maialino ingrassa semprew di più.
E’ diventato un maiale.Grosso e grasso.
E’ ormai il padrone di casa.
Ci ha definitivamente sfrattati.
Ecco.Il nostro cuore,Signore,si è intisichito,inacidito.
E’ un nauseabondo porcile.Siamo affetti da “porcinite”.
E comprendiamo solo adesso che hai proprio ragione Tu.
Duemila porci o un porcellino fa lo stesso.
Neppure un porcellino può stare nel nostro cuore.
Tu,solo Tu,sei l’ “Unico Necessario” del nostro cuore.
E allora,Signore,ascolta la nostra preghiera.
Ti incarichiamo di macellarlo,questo porcellino.
Oggi,ora,subito.Morte sua,vita nostra.
Per l’eternità beata.
Grazie,”Grande Macellaio”.
“Se impegni soltanto il dito mignolo,sei perduto,non ci sono limiti verso l’alto”(H.U.v.Balthasar).
“Nei nostri cuori c’è posto per una sola devozione totale e possiamo essere fedeli a un solo Signore”(D.Bonhoeffer).
“Allora tutti quei maiali – erano circa duemila! – si misero a correre giù per la discesa,si precipitarono nel lago e affogarono”(Mc 5,13).
Signore,
duemila porci.Un branco enorme.Esagerati,questi Geraseni.
Perfino dei bietoloni come noi lo capiscono.
Troppi,questi porci.Tantissimi.
E,perciò,hai fatto proprio bene,a provocare il “porcicidio”.
Diverso,invece,è il nostro caso.
Ci puoi senz’altro accontentare.
Si tratta semplicemente di un porcellino.
Uno,soltanto.
Piccino piccino.
Tranquillo,sereno.
Stentiamo perfino a sentire il suo grugnito.
E ci fa,poi,tanta tenerezza.Gli facciamo tante carezze.
E lo chiamiamo con mille nomi diversi.
Tutti bellissimi! Come Satana.
Una volta col nome di egoismo,un’altra volta con quello di ambizione.
Un giorno lo chiamiamo avidità,un altro,vigliaccheria.
E poi tupidità ottusità sciatteria tetraggine insulsaggine.E così via.
E le ghiande di cui è ghiotto si chiamano,infedeltà,incoerenza,incostanza,conformismo,opportunismo.
In una parola:la “meticolosa mediocrità”(A.Sinjavskij).
E via via che i giorni e gli anni passano,il maialino ingrassa semprew di più.
E’ diventato un maiale.Grosso e grasso.
E’ ormai il padrone di casa.
Ci ha definitivamente sfrattati.
Ecco.Il nostro cuore,Signore,si è intisichito,inacidito.
E’ un nauseabondo porcile.Siamo affetti da “porcinite”.
E comprendiamo solo adesso che hai proprio ragione Tu.
Duemila porci o un porcellino fa lo stesso.
Neppure un porcellino può stare nel nostro cuore.
Tu,solo Tu,sei l’ “Unico Necessario” del nostro cuore.
E allora,Signore,ascolta la nostra preghiera.
Ti incarichiamo di macellarlo,questo porcellino.
Oggi,ora,subito.Morte sua,vita nostra.
Per l’eternità beata.
Grazie,”Grande Macellaio”.
“Se impegni soltanto il dito mignolo,sei perduto,non ci sono limiti verso l’alto”(H.U.v.Balthasar).
“Nei nostri cuori c’è posto per una sola devozione totale e possiamo essere fedeli a un solo Signore”(D.Bonhoeffer).