Chi non rinasce non ha la vita eterna. Questo è un motto ormai consolidato ma forse è possibile entrare nei particolari.
Intanto sgombriamo il campo da possibili influenze religiose dato che si parla di fede personale e quindi evoluzionaria intesa come possibilità data a tutti di affacciarsi all'Infinito.
Ogni uomo è chiamato a questo tipo di Fede che è ad es. possiamo trovare nel Vangelo (io parlo di Vangelo dato che ho conosciuto questa tradizione ma sarebbe possibile anche per altri credi) nella frase "la tua Fede ti ha slavato" o frasi simili, dove la connotazione base del pentimento è il sentimento dell'Amore che reputo trasversale e quindi accessibile a tutti.
Quindi ritornando a tema direi che chi non rinasce dallo Spirito non entra nel Regno, in un Regno che lungi dall'essere una proiezione futura (anche quella ma non solo) si proietta nell'immediato e nel quotidiano.
Nascere dallo Spirito significa accettare di fare la Volontà Superiore e riconoscere quel Dio invisibile che pur dimora dentro di noi.
Questa nascita dallo Spirito e nello Spirito porta con se le premesse per uno sviluppo futuro dove lo stesso Spirito non sarà più contraddistinto dalla nostra Mente ma sarà fuso in un tutt'uno, un Essere Spirituale Personale. A parte la definizione mi sembra che la cosa più importante sia in definitiva l'applicazione pratica che non deve essere necessariamente super compresa, nel senso che l'accettazione della Volontà è soprattutto un fatto interiore.
Al momento quindi secondo me è importante il Fiat voluntas tua e in particolare è anche molto interessante approfondire gli aspetti di questa Volontà Superiore. Ammesso che un individuo si arrenda a questa volontà, secondo me la sostanza consiste nella vita spirituale interiore che si arricchisce della scoperta di tale Volontà. Per es. ogni giorno accadono degli avvenimenti che possono essere piacevoli o meno piacevoli.
Prendendo ora il lato dell'accettazione della Volontà vorrei fare una distinzione tra chi accetta l'accaduto senza neppure rendersene conto e tra chi riesce a scorgervi già una strada tracciata.
Secondo voi c'è una qualche differenza? E se ci fosse cosa comporterebbe?
Intanto sgombriamo il campo da possibili influenze religiose dato che si parla di fede personale e quindi evoluzionaria intesa come possibilità data a tutti di affacciarsi all'Infinito.
Ogni uomo è chiamato a questo tipo di Fede che è ad es. possiamo trovare nel Vangelo (io parlo di Vangelo dato che ho conosciuto questa tradizione ma sarebbe possibile anche per altri credi) nella frase "la tua Fede ti ha slavato" o frasi simili, dove la connotazione base del pentimento è il sentimento dell'Amore che reputo trasversale e quindi accessibile a tutti.
Quindi ritornando a tema direi che chi non rinasce dallo Spirito non entra nel Regno, in un Regno che lungi dall'essere una proiezione futura (anche quella ma non solo) si proietta nell'immediato e nel quotidiano.
Nascere dallo Spirito significa accettare di fare la Volontà Superiore e riconoscere quel Dio invisibile che pur dimora dentro di noi.
Questa nascita dallo Spirito e nello Spirito porta con se le premesse per uno sviluppo futuro dove lo stesso Spirito non sarà più contraddistinto dalla nostra Mente ma sarà fuso in un tutt'uno, un Essere Spirituale Personale. A parte la definizione mi sembra che la cosa più importante sia in definitiva l'applicazione pratica che non deve essere necessariamente super compresa, nel senso che l'accettazione della Volontà è soprattutto un fatto interiore.
Al momento quindi secondo me è importante il Fiat voluntas tua e in particolare è anche molto interessante approfondire gli aspetti di questa Volontà Superiore. Ammesso che un individuo si arrenda a questa volontà, secondo me la sostanza consiste nella vita spirituale interiore che si arricchisce della scoperta di tale Volontà. Per es. ogni giorno accadono degli avvenimenti che possono essere piacevoli o meno piacevoli.
Prendendo ora il lato dell'accettazione della Volontà vorrei fare una distinzione tra chi accetta l'accaduto senza neppure rendersene conto e tra chi riesce a scorgervi già una strada tracciata.
Secondo voi c'è una qualche differenza? E se ci fosse cosa comporterebbe?