Sto leggendo da un manuale di sociologia le teorie di Randall Collins, dal quale apprendo che il bagaglio di conoscenze è equiparabile ad un capitale vero e proprio, spendibile nelle occasioni sociali, nelel interazione esattamente come un possesso di denaro, dunque potere.
Di tante scene che mi hanno disgustata negli ultimi anni della politica, la peggiore in assoluto credo sia stata quella del Presidente del Consiglio che racconta barzellette a giovani eccellenze, neulareati col massimo dei voti, l'orgoglio del nostro Paese, cervelli insomma degni di lode, e sottoposti a critiche su abbinamenti del vestiario, scelte estetiche, e .. apparenza, look, cose assolutamente irrilevanti. Einstein può andare in giro anche con le calze sopra le scarpe, che diavolo me ne potrebbe fregare?
Sulle prime il mio pensiero è stato quello di star assistendo a una persona in evidente difficoltà per sensi di inferiorità insopportabile per un egocentrico e primadonna che solitamente ama essere, quindi espressione di invidia fine a se stessa.
Poi invece leggendo Collins, mi si è accesa la lampadina. La denigrazione e la derisione dell'intelligenza è funzionale a chi vede chiaro che nella cultura e nella conoscenza è il potere, non sia mai che i giovani guardino a questi altri giovani come modello, che ne sarebbe allora del potere da esercitare su masse ignoranti e prive di senso critico, intelligenza, che badano solo ad abbinare le scarpe ai panataloni e a che non si veda la cravatta sotto a giacca? E come non ripensare a quanto Chomsky ha da dire su questo?
http://digilander.libero.it/zyggie/chomsky.swf
Di tante scene che mi hanno disgustata negli ultimi anni della politica, la peggiore in assoluto credo sia stata quella del Presidente del Consiglio che racconta barzellette a giovani eccellenze, neulareati col massimo dei voti, l'orgoglio del nostro Paese, cervelli insomma degni di lode, e sottoposti a critiche su abbinamenti del vestiario, scelte estetiche, e .. apparenza, look, cose assolutamente irrilevanti. Einstein può andare in giro anche con le calze sopra le scarpe, che diavolo me ne potrebbe fregare?
Sulle prime il mio pensiero è stato quello di star assistendo a una persona in evidente difficoltà per sensi di inferiorità insopportabile per un egocentrico e primadonna che solitamente ama essere, quindi espressione di invidia fine a se stessa.
Poi invece leggendo Collins, mi si è accesa la lampadina. La denigrazione e la derisione dell'intelligenza è funzionale a chi vede chiaro che nella cultura e nella conoscenza è il potere, non sia mai che i giovani guardino a questi altri giovani come modello, che ne sarebbe allora del potere da esercitare su masse ignoranti e prive di senso critico, intelligenza, che badano solo ad abbinare le scarpe ai panataloni e a che non si veda la cravatta sotto a giacca? E come non ripensare a quanto Chomsky ha da dire su questo?
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