«Tutti i Profeti di Dio», asserisce Bahá'u'lláh nel Kitáb-i-Íqán, «dimorano nel medesimo tabernacolo, Si librano nello stesso cielo, sono seduti sullo stesso trono, proferiscono la stessa parola e proclamano la medesima Fede». Dall'«inizio che non ha inizio» questi Esponenti dell'unità di Dio e Canali dei Suoi incessanti detti hanno diffuso la luce della loro invisibile Beltà sull'umanità e continueranno, sino «alla fine che non ha fine» a prodigare nuove rivelazioni della Sua possanza e ulteriori prove della Sua inimmaginabile gloria.
Sostenere che una particolare religione è in sé certezza conclusiva, che «tutta la Rivelazione è terminata, che chiusi sono i portali della Divina Misericordia, che nessun sole sorgerà mai più dagli orienti dell'eterna santità, che l'oceano dell'imperitura munificenza si è esaurito e che i Messaggeri di Dio hanno cessato di manifestarSi dal Tabernacolo dell'antica gloria» altro non è che pura blasfemia. «Essi differiscono», spiega Bahá'u'lláh nella medesima epistola, «soltanto nell'intensità della loro rivelazione e nella relativa potènza della loro luce», e ciò non a motivo di intrinseche incapacità da parte di alcuno di essi a dispiegare in più completa misura la gloria del Messag- gio a Lui affidato, ma piuttosto a cagione dell'immaturità e dell'impreparazione della gente della Sua età d'apprendere e assorbire totalmente le potenzialità latenti nella Sua Fede.
«Sappi con certezza», spiega Bahá'u'lláh, «che in ogni Dispensazione la Luce della Rivelazione Divina è stata concessa agli uomini in proporzione diretta della loro capacità spirituale.
Considera il sole; come sono deboli i suoi raggi al momento del suo apparire all'orizzonte, e come aumenta gradatamente il suo calore e la sua potènza a mano a mano che si avvicina allo zenit, dando nel frattempo la possibilità a tutte le cose create di adattarsi all'aumentata intensità della sua luce.
Così pure declina gradatamente sino a raggiungere il punto in cui tramonta.
Se improvvisamente manifestasse le sue energie latenti, porterebbe, senza dubbio, danno a tutte le cose create... In egual modo se il Sole della Verità rivelasse improvvisamente, nei primi stadi della sua manifestazione, la pienezza delle forze donategli dalla provvidenza dell'Onnipotènte, la terra della comprensione umana si sgretolerebbe e si annienterebbe perché i cuori degli uomini non sosterrebbero l'intensità della sua rivelazione né potrebbero rispecchiare la radiosità della sua luce. Angosciati e sopraffatti cesserebbero di esistere».
(Shoghi Effendi, l'Ordine Mondiale di Bahá'u'lláh)
Sostenere che una particolare religione è in sé certezza conclusiva, che «tutta la Rivelazione è terminata, che chiusi sono i portali della Divina Misericordia, che nessun sole sorgerà mai più dagli orienti dell'eterna santità, che l'oceano dell'imperitura munificenza si è esaurito e che i Messaggeri di Dio hanno cessato di manifestarSi dal Tabernacolo dell'antica gloria» altro non è che pura blasfemia. «Essi differiscono», spiega Bahá'u'lláh nella medesima epistola, «soltanto nell'intensità della loro rivelazione e nella relativa potènza della loro luce», e ciò non a motivo di intrinseche incapacità da parte di alcuno di essi a dispiegare in più completa misura la gloria del Messag- gio a Lui affidato, ma piuttosto a cagione dell'immaturità e dell'impreparazione della gente della Sua età d'apprendere e assorbire totalmente le potenzialità latenti nella Sua Fede.
«Sappi con certezza», spiega Bahá'u'lláh, «che in ogni Dispensazione la Luce della Rivelazione Divina è stata concessa agli uomini in proporzione diretta della loro capacità spirituale.
Considera il sole; come sono deboli i suoi raggi al momento del suo apparire all'orizzonte, e come aumenta gradatamente il suo calore e la sua potènza a mano a mano che si avvicina allo zenit, dando nel frattempo la possibilità a tutte le cose create di adattarsi all'aumentata intensità della sua luce.
Così pure declina gradatamente sino a raggiungere il punto in cui tramonta.
Se improvvisamente manifestasse le sue energie latenti, porterebbe, senza dubbio, danno a tutte le cose create... In egual modo se il Sole della Verità rivelasse improvvisamente, nei primi stadi della sua manifestazione, la pienezza delle forze donategli dalla provvidenza dell'Onnipotènte, la terra della comprensione umana si sgretolerebbe e si annienterebbe perché i cuori degli uomini non sosterrebbero l'intensità della sua rivelazione né potrebbero rispecchiare la radiosità della sua luce. Angosciati e sopraffatti cesserebbero di esistere».
(Shoghi Effendi, l'Ordine Mondiale di Bahá'u'lláh)