Citazione di Vittorio Ferrero:
"Se fai il bene vai in Paradiso,o in qualunque altro posto,mentre se commetti il male erri.
Perchè ?
A Dio,o chi per Lui,che cosa gliene può fregare di come ci comportiamo ?"
L’uomo utilizza abitualmente, nei giudizi che formula, espressioni che si riferiscono a determinati modi di essere delle cose, per segnalare l’appartenenza di queste a famiglie di cose con caratteristiche comuni, come per esempiuo in oggetto ...:
... il BENE e il MALE, DIO e il Diavolo.
Così si dice che "Il Motore della Macchina é Rotto", "La Carrozzeria é Nuova", "Il Piccione è in viaggio", "Cesare è Mortale", e così via, per esprimere l’appartenenza di questi enti alla famiglia degli enti "Rotti", "Nuovi", eccetera.
Pertanto ogni stato – "Rotto", "Nuova", "Viaggio", "Morte" – è come un insieme matematico all’interno del quale inserire un gruppo di numeri accomunati da una caratteristica.
Tale caratteristica in filosofia è ricondotta a una famiglia di caratteristiche, chiamata categoria.
E' così che si FORMANO le categorie della "Sostanza", della "Qualità", della "Quantità", e via discorrendo: esse assomigliano molto ai complementi dell’analisi logica.
Appartiene per esempio alla categoria della sostanza tutto quanto può rispondere alla domanda "Chi o che Cosa ...?" e a quella della Quantità tutto ciò che nelle cose risponde alla domanda "Quanto ...? con che Estensione ...?".
Le categorie ci permettono di formulare, di specificare, di dettagliare i nostri giudizi sulla realtà: cioè sull’essere, giudizi i quali, senza di esse, non potrebbero ESISTERE.
Ma ci si ricordi Sempre che qualsiasi nostro giudizio su ogni casa, é ARBITRARIO.
Cioé é Frutto della nostra mente RELATIVA indagatrice che Arbitrariamente da Giudizi e Significati, e non é, e MAI potrebbe "ESSERE", frutto insindacabile di un Giudizio Assoluto e Totalizzante.
Le categorie ci permettono di descrivere lo stato specifico in cui si trovano le cose: ma ci sono caratteristiche, se così possono essere indicate, che sono comuni a tutte le cose ...?
In altre parole, quali sono gli elementi comuni a tutto ciò che esiste, a prescindere dalla modalità nella quale tale esistenza si attua ...?
A mio parere solo una "Cosa" é l' ELEMENTO comune a tutte le cose: LA NATURA, e certamente non può MAI "ESSERE" DIO.
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Durante una lezione, un professore lanciò una sfida ai suoi alunni con la seguente domanda:
"DIO creò tutto quello che esiste ...? " - "Un alunno rispose con coraggio:" Sì, Lui creò tutto ..."
"Realmente DIO creò tutto quello che esiste ...?" domandò di nuovo il maestro.
"Sì signore" - rispose il giovane.
Il professore rispose: "Se Dio ha creato tutto quello che esiste, DIO ha Creato anche il male, visto che esiste il male ...! E se stabiliamo che le nostre azioni sono un riflesso di noi stessi, DIO è cattivo ...!"
Il giovane ammutolì di fronte alla risposta del maestro, inorgoglito per aver dimostrato, ancora un volta, che la fede era un mito.
Un altro studente alzò la mano e disse: "Posso farle una domanda, professore ...?"
"Certamente", fu la risposta del professore.
Il giovane si alzò e chiese: "Professore, il freddo esiste ...?" - "Però che domanda è questa ...? ... Logico che esiste, o per caso non hai mai sentito freddo ...?"
Il ragazzo rispose: "In realtà, signore, il freddo non esiste. Secondo le leggi della Fisica, quello che consideriamo freddo, in realtà è l’assenza di calore. Ogni corpo o oggetto lo si può studiare quando possiede o trasmette energia, il calore è quello che permette al corpo di trattenere o trasmettere energia. Lo zero assoluto è l’assenza totale di calore, tutti i corpi rimangono inerti, incapaci di reagire, però il freddo non esiste. Abbiamo creato questa definizione per descrivere come ci sentiamo quando non abbiamo calore". - "E, ... esiste l’oscurità ...?", continuò lo studente. Il professore rispose: "Esiste".
Il ragazzo rispose: "Neppure l’oscurità esiste. L’oscurità, in realtà, è l’assenza di luce. La luce la possiamo studiare, l’oscurità, no ...! Attraverso il prisma di Nichols, si può scomporre la luce bianca nei suoi vari colori, con le sue differenti lunghezze d’onda. L’oscurità, no ...! ... Come si può conoscere il grado di oscurità in un determinato spazio ...? In base alla quantità di luce presente in quello spazio. L’oscurità è una definizione usata dall’uomo per descrivere il grado di buio quando non c’è luce". Per concludere, il giovane chiese al professore: "Signore, il male esiste ...?"
E il professore rispose: "Come ho affermato all’inizio, vediamo stupri, crimini, violenza in tutto il mondo. Quelle cose sono del male"
Lo studente rispose: "Il male non esiste, Professore, o per lo meno non esiste da se stesso.
Il male è semplicemente l’assenza di bene ... Conformemente ai casi anteriori, il male è una definizione che l’uomo ha inventato per descrivere l’Assenza Fisica di Dio Creatore. Dio non creò il male ... (Perché non esiste nessun DIO Creatore).
Il "MALE" è il risultato dell'Analisi Mentale dell’assenza di DIO (ASSOLUTO) nella Realtà Oggettiva dell'UNIVERSO.
Lo stesso succede con il freddo, quando non c’è calore, o con l’oscurità, quando non c’è luce".
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Schopenhauer e Nietzsche non si preoccupano nemmeno più di affrontare il problema dell'esistenza di DIO, della dimostrazione
di questa esistenza e così via.
Per entrambi che DIO non esista è una verità evidente e banale, che non necessita di dimostrazione alcuna, danno per scontato che non esista. (Per Schopenhauer e Nietzsche la risposta è che dio non c'è, c'è il male e non c'è il bene)
Questa convinzione nasce in loro dalla constatazione dell'incompatibilità della credenza in un fondamento ontologico e morale dell' "ESSERE" (DIO) con la presenza del male nel mondo, non tanto il male commesso dagli uomini (che di quello non si può dare la responsabilità Concettuale a DIO, anche se pure su questo si potrebbe discutere) ma del fatto che la Realtà è per ESSENZA MALE e che il Giusto e l'Ingiusto, il Colpevole e l'Innocente Soffrono, Patiscono, Subiscono ... E basta.
Non si tratta di stabilire se la guerra sia giusta o sbagliata, ne si vuole sollevare una questione politica o cercare i
responsabili di Comportamenti Etici, riguardo al discorso che si sta facendo il problema è: come può un DIO onnipotente e infinitamente buono permettere che il Giusto e l'Innocente vengano ridotti in Condizioni Pietose ...?
Che non si tratti di fatti eccezionali ma di ciò che nella storia umana, costituisce un Banale Accadere da SEMPRE e in ogni
luogo, lo sa chiunque abbia appena messo mano alla storia.
E Allora ...?
CHe dire ...?
Per dirla con Severino Boezio: "Si Deus est unde malum ...? ... Et si non est, unde bonum ...?"
"Se Dio esiste, da dove (viene) il male ...? ... E se non esiste, da dove (viene) il bene ...?"
(Boezio, De consolatione philosophiae)
La NATURA della Materia/Energia Tutta, che Per "Qualcuno" potrebbe "ESSERE" DIO ... sin dal BIG Bang, i primi ATTIMI dell'Universo, se potesse Parlare poiché "Persona"Coscente di "SE" ... direbbe:" IO SONO COLUI CHE SONO. COLUI CHE E' "
.... E ... BASTA ... !!! Pasquino