Le due nature del Signore
(4) La terra, l'acqua, il fuoco, l'aria, l'etere, il manas e la capacità
discriminante, il senso di sé, tutto questo costituisce la mia natura in
otto forme divisa.
(5) Questa è la (mia) realtà inferiore relativa a questo mondo qui. Conosci
però l'altra mia superiore natura, che consiste nella vita, o eroe dal
forte braccio, da cui questo mondo è sostenuto (nell'essere).
(6) Renditi conto del fatto che tutti gli esseri hanno questa origine. Io
sono l'Origine del mondo intero e ne sono nel contempo la
dissoluzione.
(7) Superiore a me non c'è cosa alcuna, o possessore della ricchezza, tutto
questo mondo è intessuto su di me, come perle (legate) in un filo.
(8 ) lo sono nelle acque il sapore, o figlio di Kuntí, nella luna e nel sole io
sono la luce; sono la sillaba sacra AUM in tutti i Veda, sono il suono
nell'etere e negli uomini la virilità.
(9) E nella terra sono il puro profumo e nel fuoco l'ardente splendore, in
tutti gli esseri sono la vita e negli asceti la penitenza.
(10) Sappi, o Partha, che io sono il seme eterno di tutti gli esseri; io sono
il discernere di coloro che del discernimento partecipano, dei gloriosi la
gloria io sono.
(11) E sono la forza dei forti, da desiderio e da passione libera. Negli
esseri sono il desiderio che alla giustizia del dharma non si oppone, o
ottimo fra i Bharata.
(12) E quali che siano le condizioni dell'essere, armoniose, appassionate,
tenebrose, sappi che esse da me, tutte, provengono: io non sono in
esse, ma esse sono in me.
I modi della natura sono motivo di confusione per gli uomini
(13) Tutto questo mondo, tratto in inganno da queste condizioni
dell'essere determinate dalle qualità, non riconosce me che sono
superiore ad esse ed imperituro.
(14) In realtà questa mia divina potenza creatrice, che si realizza nelle tre
qualità, è difficile da superare. Coloro (però) che cercano rifugio in me,
soltanto, riescono a superarla.
(Induismo, Bhagavad Gita)
(4) La terra, l'acqua, il fuoco, l'aria, l'etere, il manas e la capacità
discriminante, il senso di sé, tutto questo costituisce la mia natura in
otto forme divisa.
(5) Questa è la (mia) realtà inferiore relativa a questo mondo qui. Conosci
però l'altra mia superiore natura, che consiste nella vita, o eroe dal
forte braccio, da cui questo mondo è sostenuto (nell'essere).
(6) Renditi conto del fatto che tutti gli esseri hanno questa origine. Io
sono l'Origine del mondo intero e ne sono nel contempo la
dissoluzione.
(7) Superiore a me non c'è cosa alcuna, o possessore della ricchezza, tutto
questo mondo è intessuto su di me, come perle (legate) in un filo.
(8 ) lo sono nelle acque il sapore, o figlio di Kuntí, nella luna e nel sole io
sono la luce; sono la sillaba sacra AUM in tutti i Veda, sono il suono
nell'etere e negli uomini la virilità.
(9) E nella terra sono il puro profumo e nel fuoco l'ardente splendore, in
tutti gli esseri sono la vita e negli asceti la penitenza.
(10) Sappi, o Partha, che io sono il seme eterno di tutti gli esseri; io sono
il discernere di coloro che del discernimento partecipano, dei gloriosi la
gloria io sono.
(11) E sono la forza dei forti, da desiderio e da passione libera. Negli
esseri sono il desiderio che alla giustizia del dharma non si oppone, o
ottimo fra i Bharata.
(12) E quali che siano le condizioni dell'essere, armoniose, appassionate,
tenebrose, sappi che esse da me, tutte, provengono: io non sono in
esse, ma esse sono in me.
I modi della natura sono motivo di confusione per gli uomini
(13) Tutto questo mondo, tratto in inganno da queste condizioni
dell'essere determinate dalle qualità, non riconosce me che sono
superiore ad esse ed imperituro.
(14) In realtà questa mia divina potenza creatrice, che si realizza nelle tre
qualità, è difficile da superare. Coloro (però) che cercano rifugio in me,
soltanto, riescono a superarla.
(Induismo, Bhagavad Gita)