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Con ciò non si vuole però giustificare scontro , violenza ed offesa ,ma solo evidenziare che nel confronto un certo grado di conflittualità pare sia quasi fisiologica ed inevitabile , e che imparare da se stessi , evitando di cadere in una spirale di reazioni di attacco e difesa è un'arte imprescindibile , come basilare presupposto di una concreta maturità personale.

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3 partecipanti

    La consapevolezza del pensiero .

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    La consapevolezza del pensiero . Empty La consapevolezza del pensiero .

    Messaggio Da admin Mer Gen 05 2011, 03:30

    Tempo fà scrissi a un amico una mail , eccola , mi piace condividerla con voi.
    ..................

    IO sono molto diverso da chiunque altro , questo è un assioma semplice , ma che tendiamo sempre a dimenticare ,perchè tutto ciò che ci mostra la complessità della Realtà che stiamo indagamdo e il conseguente sforzo, tendiamo a metterlo sotto al tappeto , lo evitiamo e lo releghiamo tra le ipotesi meno attendibili.
    Invece questo è il capisaldo su cui ricostruire il nostro edificio interiore.
    Segue la scoperta che solo IO sono responsabile di tale progetto personale e tutto il resto rappresentano senza alcuna eccezione di sorta variabili incidentali .
    Conferma di questi embrionali principi esistenziali è che lo scopo della natura è evoluzione , la quale si attua attraverso i singoli e il loro sforzo individuale ..
    Io quindi sono il mattone costituente dell'esistenza Reale , imparare a partecipare in questo sforzo cosmico universale , riciede veracità prima di tutto e preparazione al sacrificio , poichè vincere l'ignoranza la natura e i suoi grezzi e primitivi meccanismi richiede , purezza di intenti , abilità , distacco e orizzonti supremi.

    Conosci te stesso rimane l'antico ed eterno imperativo ,
    smettere di fantasticare è desiderio di fermare risolutamente una esistenza ricolma di dubbi e di dolorose nebbie.
    Mente e cuore vanno comprese nella loro funzione essenziale e peculiarità ,mentre oggi a volte si tende a sopravvalutare il sentimento , perchè difficle da capire e perchè si presta facilmente all'errore e alla superstizione ,non per niente si dice : ciò che ci sfugge ci è padrone.
    La mente è il faro che illumina ogni cosa , il pensiero che produce consapevolezza e conoscenza , noi siamo ciò che pensiamo , infatti il riflesso dei significati esistenziali che accogliamo anche inconsapevolmente si rispecchia nell'anima e nel profondo inconscio.
    Se dicessi che svgiluppare adeguatamente tutto ciò è possibile con le sole nostre forze e conoscenze ,sarei falso , poichè niente di ciò che di buono esiste nell'uomo è mai venuto dal nulla , ma è il frutto di una sapienza sovrumana instillata nell'umanità lungo infinite ere da Colui che è la Fonte stessa della vita .

    Concludo ricordando che noi quindi siamo il crocevia di innumerevoli pensieri , ipotesi , energie , enti , archetipi e pulsioni , che hanno una loro dinamica , tempi e logiche tutte necessariamente da sciprire ,poichè senza tale conoscenza è impensabile di sconfiggere le tenebre e l'errore dentro di noi e quindi nel mondo.
    Riempiamoci di fiducia incrollabile ed amicizia ad oltranza e insieme e gradatamente riedifichiamo la nuova umanità..
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    La consapevolezza del pensiero . Empty Re: La consapevolezza del pensiero .

    Messaggio Da abramelin18 Mer Gen 19 2011, 18:32

    farao
    Conosce se stesso solo colui che è consapevole,24 ore su 24,di che cosa sta facendo e di cosa sta pensando.
    Morale della favola? la verità è facilissima da dirsi,difficilissima da realizzare.

    Chi è consapevole dei propri pensieri COMPRENDE che non esiste nessun "se stesso",nessun "Io" ma solo pensieri che si susseguono ripetutamente.
    Non esiste nessun Presidente del Consiglio dei pensieri.
    E,quando non si è consapevoli,è inutile parlare di Spiritualità perchè:
    "La Spiritualità è la fine del pensiero." (Gautama il Buddha)
    E tutti credono che la fine del pensiero sia una specue di morte,un Nulla.
    E tutto ciò perchè?
    Perchè non hanno la Fede,ma solo la credenza in certe statue e cioè sono Idolatri.





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    Messaggio Da Kame Mer Gen 19 2011, 20:50

    Qui mi verrebbe da ridere ma è fuori luogo in un forum Very Happy
    Può un ateo asserire che la spiritualità sia la fine del pensiero?
    Semmai è il completamento del pensiero e sublimazione ma vaglielo a far capire ad un cieco come è il cielo.
    Invece convengo con luomodelponte ci vuole tanta fiducia e impegno per solcare quei mari che alcuni invece per mancanza di vista non vedono neppure. La consapevolezza si fa più forte quando pian piano arriviamo a capire ma soprattutto a sperimentare che non c'è soltanto omologazione tipo il Tutto o il Nirvana ma grazie a Dio c'è anche Identità che si forma man mano che la consapevolezza aumenta.
    L'essere consapevoli non è un dato di fatto che è creato seduta stante alla nascita ma si conquista con la Volontà. Ci vuole una Mente che segue la Volontà di fare un certo percorso altro che chiacchiere e i risultati si toccano con mano, anche se non sono questi il fine però intanto ci indicano che la strada è giusta.
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    Messaggio Da abramelin18 Gio Gen 20 2011, 16:34

    L'uomo è a 7 (Induismo)oppure a 10(Ebraismo)dimensioni,ma di solito si semplifica dicendo che l'uomo è una trinità di Corpo-mente e spirito.
    Dunque la mente non è lo spirito,come il corpo non è la mente.
    Dunque lo spirito viene raggiunto abbandonando la mente.
    Lo so,lo so,per il cristianesimo della I classe Elementare,la cosa è del tutto incomprensibile.
    La famosa massima di J.Krishnamurti:"Quando c'è l'Io (la mente),allora non c'è Dio e quando c'è Dio non c'è l'Io".
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    Messaggio Da Kame Gio Gen 20 2011, 20:03

    7-10-1
    Forse ci si guadagna di più con un terno secco su tutte le ruote, giocando piccole somme
    Devo dire che quando c'è Dio c'è anche la mente, infatti la spiritualizzazzione della materia è possibile soltanto in presenza di entrami i componenti materia e spirito.
    L'incorporazione o il Nirvana o altri termini che indicano assimilazione all'Uno invece sono il significato delle parole "lo spirito viene raggiunto abbandonando la mente".
    Non solo, la mente arriva alla spiritualizzazione mediante un processo che porterà all'Identità (chiamata anche anima a volte) che sarebbe in pratica l'espressione della rinascita o della morte a questa vita materica e nascita allo spirito. L'incorporazione è un altro discorso, giusto senz'altro ma da scuola materna.

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