Argomento:
"cos'è la vera fede".
Immagino che si voglia Intendere la fede MISTICA.
Cosa può essere se non un particolare carattere semiotico, cioé un segno che rinvia a qualcos'altro, che consiste nella volontà, da parte dell'Individuo, di sospendere le proprie facoltà critiche allo scopo di ignorare le incongruenze secondarie e godere senza prblemi di Impegno psicologico di un'opera di fantasia.
Ovvero la vera Fede é: La sospensione dell'incredulità o sospensione del dubbio.
Perché questo concetto così ridondante quasi cacofonico ...?
Per il semplice fatto che nella maggior parte dei casi ci si appende a qualcosa del genere per la paura della morte, che dopo non vi sia nulla di concreto oppure tutto, per la paura di essere giudicati (questa un po’ meno in voga negli ultimi anni) e la paura che tutta questa vita sia stata inutile.
Una fede che non faccia spazio al dubbio, un credente che non voglia essere una persona che ogni giorno si sforza di cominciare a credere, rischia di fare della sua fede una rassicurazione comoda.
"Fede" è la traduzione del termine greco "Pìstis" che rende principalmente l’idea di Confidenza, Fiducia, Ferma Persuasione.
Secondo il contesto, questo sostantivo greco può significare anche "fedeltà".
Secondo le Scritture di Paolo apostolo: "La fede è la sicura aspettazione di cose sperate, l’evidente dimostrazione di realtà benché non vedute". (Eb 11:1)
... "Sicura aspettazione" traduce il sostantivo greco "Hypòstasis".
Questo termine è comune in antichi documenti commerciali su papiro.
Rende l’idea di qualcosa che sta alla base di condizioni visibili e garantisce un futuro possesso.
In considerazione di ciò è stata proposta questa versione: "Fede è l’atto di proprietà di cose sperate" ... come l'Atto giuridico di una Cambiale. (Moulton e Milligan, Vocabulary of the Greek Testament, 1963, p. 660)
Il sostantivo greco "Elegchos": "evidente dimostrazione", dà l’idea di produrre prove (Documento) che dimostrino qualcosa, in particolare qualcosa di contrario alle apparenze.
Queste prove rendono dunque chiaro quello che prima non si capiva e perciò confutano ciò che è semplice apparenza.
"L'evidente dimostrazione", o prova convincente, è così concreta o vigorosa che tale è definita la fede ... cioé la Sicura Fiduciosa speranza che tale promessa Giurata (Cambiale) venga alla fine REALMENTE Onorata. (Pagata)
La Speranza è quindi la base della Fede ... e non il contrario.
Cioé la Fede é la prova Pratica convincente (Cambiale) di realtà ancora invisibili da "Venire" ... come la Cambiale che deve "ESSERE" ancora Riscossa ... appunto.
Per esempio: L’insieme delle verità enunciate da Gesù Cristo, o da Qualsiasi Enunciato Filosofico Metafisico (La Cambiale) e dai suoi discepoli ispirati, costituisce la vera "fede" nella Speranza.
La fede Religiosa, Mistica, anche in filosofie Metafisiche, si basa sull’intera Promessa Fatta (Una Cambiale ancora pià Sotanziosa), incluse le Scritture sacre in Generis, che il Santone e gli scrittori di Tali Scritture spesso citavano a sostegno delle loro affermazioni.
L’evidente dimostrazione di realtà benché non vedute ... é la Cambiale stessa ... quale documento Giurato Vero.
Per esempio Anche Le visibili opere creative (Naturali) per alcuni attestano (Cambiale) l’esistenza di un Creatore invisibile ... Cioé La speranza Resa certa dalla Vera Fede ... che Possa Realmente Esistere.
E OVVIO, almeno dovrebbe esserlo, che Finché resta Invisibile, impalpabile, Inconcepibile, Inimmaginabile, Non rappresentabile ecc ... Embé ... Solo La Cambiale resta a Garanzia di una Realtà effettiva delll'Atto della "FEDE" ... e ... Finché non la si riscuote per il valore enunciato ... rimane solo la Speranza della "
Vera Fede" (Cambiale).
Quindi la "Vera Fede" a mio giudizio, si basa su prove concrete, se per concrete possono definirsi le Promesse Giuridiche/Giurate Fatte, come Le Cambiali Firmate é Avallate da Autorità Divine / Metafiche / Filosofiche, su una Presunta Verità Promessa.
E' Cioé l'affido Incondizionato di "SE" stessi ad Una promessa di verità.
Rischiosa No ...???
Pasquino